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Cosa significa Recupero conservativo?

Il recupero conservativo era una tecnica molto utilizzata nel secolo scorso, un po’ tralasciata negli anni 90 con il boom edilizio e tornata molto in voga negli ultimi 10 anni.

In altre parole, in modo simile al restauro conservativo, si parla di andare ad operare su edifici con problematiche di vario genere recuperandoli senza intaccare però i loro elementi tipologici e strutturali.

Dopo un periodo in cui si preferiva demolire e ricostruire siamo entrati in un epoca dove si cerca sempre più spesso di recuperare.

Le motivazioni sono sicuramente economiche, ma possiamo ritrovare anche una riscoperta dell’architettura antica, la voglia di tornare e conservare facciate in pietra, archi o travi in legno.

Per prima cosa occorre sapere che questo tipo di intervento non può essere improvvisato, difatti è definito con chiari criteri anche all’interno del Testo Unico in materia Edilizia all’articolo 3 comma 1 lettera C dove viene associato infatti ai lavori di restauro.

Recupero conservativo | Gli obiettivi

Il recupero conservativo ha, come si può facilmente evincere dal nome, due obiettivi molto chiari: risanare e conservare.

Risanare una struttura significa rimetterla in sicurezza, risolvere problemi di degrado o primi segnali di cedimenti strutturali o, ancora, a seconda della finalità della struttura stessa, riportare i corretti standard igienici e sanitari garantendo l’accessibilità.

Sotto questo aspetto la normativa prevede anche la possibilità di piccole variazioni funzionali dato che il recupero può essere anche finalizzato ad una variazione di destinazione d’uso dell’edificio.

Va da sé che queste variazioni dovranno essere compatibili con il concetto di conservazione, anche se si andrà ad intervenire ad esempio sulla planimetria dell’immobile.

Il secondo obiettivo è appunto quello della conservazione, quindi la richiesta del rispetto della fisionomia originale dell’edificio e, tranne casi particolari, della distribuzione interna della superficie.

Per questi motivi nelle eventuali ricostruzioni, consolidamenti o sostituzioni vengono utilizzate tecniche che restino il più possibile coerenti con quelle della costruzione originaria e, soprattutto, cercando di utilizzare i medesimi materiali.

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